Uno spazio di bellezza e una storia da conoscere: Musia a Roma

Adolfo De Carolis, Il concerto

Ha aperto a Roma un nuovo spazio espositivo, una galleria dedicata all’arte contemporanea e in particolare alle opere del Novecento appartenenti alla collezione Jacorossi: lo spazio, in via dei Chiavari 7/9, è allestito in quello che era il negozio di carbone di Agostino Jacorossi, la bottega di quartiere da cui partì l’avventura imprenditoriale della famiglia, che negli anni Ottanta e Novanta divenne il decimo gruppo industriale in Italia. In quegli ambienti è stata inaugurata Musia, una galleria voluta da Ovidio Jacorossi, nipote di Agostino, e fautore della ricca collezione che accoglie opere del Novecento italiano, con una particolare attenzione a quelle romane.

Antonio Donghi, La fontana di Trevi

Musia è articolata in tre spazi, che si sviluppano sui tre differenti livelli del palazzo che la ospita: la Galleria 7 – dedicata all’esposizione delle opere della collezione Jacorossi – attraversa il cinquecentesco cortile attribuito a Baldassarre Peruzzi; nella Galleria 9 si trova una selezione di fotografie e grafiche, oggetti di modernariato e gioielli d’artista, in esposizione e in vendita; nel sottosuolo, dove gli archi di mattoni a vista risalgono all’epoca medievale, si sviluppa un’installazione site-specific. Vi sono poi la cucina, curata dallo chef Ben Hirst, il wine bar e il terrazzo.

Opere in Galleria

La Galleria 7 espone la mostra “Dal Simbolismo all’Astrazione. Il primo Novecento a Roma nella collezione Jacorossi”, a cura di Enrico Crispolti, con oltre cinquanta opere della collezione risalenti ai primi decenni del secolo: si ammirano autori quali De Carolis, Balla, Gentilini, Martini, Spadini, Lencillo, Cagli, Parmeggiani, De Chirico, Savinio, Ferrazzi, Donghi. Questa selezione ha inaugurato l’attività di Musia ed è la prima delle tre in programma: le successive saranno dedicate al secondo Novecento e infine alle opere di grande formato, con l’obiettivo di far conoscere al pubblico la vastità e ricchezza della collezione Jacorossi.

Installazione “Teatro di Pompeo”

Nello spazio sotterraneo invece, chiamato Sale Pompeo per rievocare il luogo dove sorgeva il teatro di Pompeo, si trova l’installazione curata da Studio Azzurro che celebra l’assassinio di Giulio Cesare, avvenuto a poca distanza da qui. Studio Azzurro interpreta le suggestioni del luogo e della sua storia attraverso il linguaggio della video arte, evocando mediante grandi finestre-video le immagini e i suoni della Roma antica: il dramma dell’assassinio di Cesare, alluso nella sua tragicità, turba la quotidianità dei rituali e dei gesti e la modifica per sempre.

Carlo Ferrari, Donna al balcone – dettaglio

Musia è uno spazio da vedere, un luogo in cui si ammirano opere splendide e si può trascorrere del tempo piacevolmente, che suscita positività ed ottimismo per lo spirito che lo anima e che ne ha permesso l’apertura, insomma, una bella notizia.

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