Ricostruzione virtuale del giardino della domus

Sotto la Rinascente a Roma scorre l’acqua della Fontana di Trevi

Acquedotto Vergine: arcate
Acquedotto Vergine: arcate

La Rinascente di via del Tritone a Roma presenta un elemento di grande interesse che va al di là della passione per la moda e il design. Al livello sotterraneo infatti i lavori di realizzazione del flagship store hanno permesso di portare alla luce un luogo straordinario, che racconta la storia di Roma attraverso i secoli. Lo scavo archeologico, che ha riguardato quattro mila metri quadrati, ha consentito di studiare le strutture che sorgevano in questa area, tra cui una domus del IV secolo d.C., alcune insulae del II secolo d.C., un complesso termale ornato con pavimenti a mosaico, la Via Salaria Vetus, ovvero la via commerciale del sale, e l’Acquedotto Vergine, di cui si possono ammirare quindici arcate perfettamente conservate, che si sviluppano per una lunghezza di sessanta metri. Questa magnifica struttura fu progettata dal genero di Augusto, Marco Vipsanio Agrippa, e venne inaugurata dall’imperatore nel 19 a.C.

Si articolava lungo un percorso di 20,4 km e serviva ad alimentare la zona del Campo Marzio, dove si trovavano le Terme di Agrippa. L’acqua veniva captata da alcune sorgenti nei pressi dall’Aniene e lungo il tragitto provvedeva anche all’alimentazione di tutte le più importanti fontane del centro storico, tra cui la Fontana di Trevi, la Fontana della Barcaccia, la Fontana dei Quattro Fiumi.

Ricostruzione virtuale del quartiere antico portato alla luce dallo scavo archeologico
Ricostruzione virtuale del quartiere antico portato alla luce dallo scavo archeologico

L’acquedotto, ancora oggi in funzione, è qui perfettamente visibile, mentre il resto delle strutture rinvenute nel corso dello scavo sono state reinterrate e vengono raccontate attraverso videoproiezioni. Grazie alla ricostruzione virtuale realizzata da Rinascente, è possibile distinguere la struttura di epoca romana (19 d.C. – III secolo d.C.) dalle aggiunte di epoca successiva, medievale (VI – XIV secolo), del XV secolo e moderna (XVI – XX secolo).

Si possono inoltre immaginare la ricca domus, con la sala per i banchetti e la grande aula di ricevimento dal pavimento in marmi pregiati, il balneum, composto dalla sauna, il calidarium, il frigidarium, gli spogliatoi, ornato da un pavimento a mosaico con scene marine, e la Via Salaria Vetus, lungo la quale sono stati ritrovati tre monumenti allineati, interpretati come sepolcri, in tufo e travertino (risalenti al I secolo a.C.).

Un luogo senz’altro da visitare, per sperimentare ancora una volta lo stupore e il senso di vertigine che la città di Roma è capace di regalare.

Alle magnifiche fontane di Roma ho dedicato un articolo, scegliendo quelle a mio avviso più interessanti, da scoprire seguendo una proposta di itinerario.

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